Prospezione Georadar in Archeologia
Prospezione Georadar a Bene Vagienna – Provincia di Cuneo
Il Georadar trova molti sbocchi in archeologia. In questo caso è stato impiegato il Georadar per individuare, a scopo puramente dimostrativo, dei reperti all’interno di un’area archeologica molto conosciuta nel basso Piemonte, situata del Comune di Bene Vagienna (CN) – frazione Roncaglia.
In questo caso è stato impiegato il solo modulo centrale SMA, a cui sono state montate delle ruote a diametro maggiore rispetto a quelle montate abitualmente, e con maggiori disegni sul battistrada, così da consentire il passaggio dell’antenna con maggiore agilità all’interno del prato.
Le scansioni, eseguite all’interno del campo compreso tra l’Anfiteatro e il Tempio Maggiore, hanno messo in luce la presenza di un notevole quantitativo di riflessioni nel sottosuolo, che testimoniano la presenza, al di sotto del piano campagna, di numerosi reperti archeologici sepolti, tra cui uno svariato numero di muretti, alcuni possibili locali interrati e una struttura pianeggiante a circa un metro di profondità, che potrebbe verosimilmente rappresentare il selciato della Piazza del Foro.
Il Georadar, in questo caso si è rivelato pertanto uno strumento in grado di determinare con precisione, già in fase di acquisizione al momento del passaggio dell’antenna sul prato, la presenza e la disposizione nello spazio dei reperti archeologici presenti all’interno del sottosuolo, senza il bisogno di ricorrere ad alcun tipo di indagine invasiva del terreno. A seguito dei risultati ottenuti con queste due semplici passate, la cui fase di acquisizione ha richiesto non più di un quarto d’ora di tempo, verrà presto pianificata una campagna Georadar di gran lunga più dettagliata, che attraverso una serie di allineamenti longitudinali e trasversali abbastanza ravvicinati tra di loro, consentirà di ottenere una griglia di dati sufficientemente fitta da coprire tutta l’area di interesse. I dati che verranno raccolti, potranno così essere elaborati mediante la tomografia georadar, permettendo così di identificare con precisione la disposizione nello spazio di tutti i reperti archeologici presenti al di sotto dell’area indagata e consentendo pertanto di pianificare una successiva campagna di scavi mirata ai soli punti di interesse (abbattendo pertanto notevolmente i costi dell’intervento). Conoscendo inoltre la profondità a cui questi reperti si trovano, sarà possibile procedere con le dovute cautele affinchè le operazioni di scavo non danneggino le opere da riesumare.